Finiture Firmate

La passione dell’artigiano

Quando pensiamo all’artigianato, senza dubbio l’immagine che appare è quella di persone che lavorano usando le proprie mani, che realizzano qualcosa di unico trasformando le materie prime, grazie all’uso sapiente della manualità acquisita con l’esperienza. Magari immaginiamo una piccola bottega, un laboratorio pieno di carte, bozzetti e trucioli per terra, con una luce calda ed il profumo del legno o di tessuti particolari. Un luogo nel quale ciò che prende vita ha un valore che lo distingue da tutti gli altri, un significato che lo eleva rispetto ai prodotti fatti in serie.

Il lavoro dell’artigiano ha origini molto antiche, possiamo dire che è nato nel momento in cui gli esseri umani hanno iniziato a formare comunità stabili. Un mestiere che con il passare del tempo ha acquisito prestigio, fino a trovare nel XVII secolo la sua epoca d’oro: in quel periodo storico le città europee pullulavano di fabbri, orefici, tessitori, vetrai, ebanisti e decine di altri artigiani. Questi lavoratori portavano a termine un lungo e paziente apprendistato per arrivare a possedere quella “sapienza nelle mani” che gli permetteva di creare oggetti meravigliosi usando pochi strumenti, e applicando tecniche tramandate di generazione in generazione.

L’avvento della produzione industriale è stato l’inizio della loro decadenza che comunque non li ha fatti scomparire: nonostante la qualità del loro operato, le industrie nascenti producevano molto di più e a prezzi infinitamente inferiori, rendendo gli artigiani incapaci di competere nel nuovo scenario economico che si è imposto tra il 18° e il 19° secolo.

E oggi? Paradossalmente il successo della civiltà industriale che ha ridimensionato l’artigianato è la causa principale per cui questo mestiere antico e apprezzato in tutto il mondo ha ritrovato un suo ruolo e una nuova vitalità. Molte persone circondate sempre più da oggetti uguali e standardizzati, hanno avvertito il bisogno di prodotti originali, personalizzati, creati con materiali naturali. Un bisogno che negli ultimi anni si è sposato perfettamente con la necessità dei giovani lavoratori di trovare una soluzione alla crisi economica.

E la Paletti Angelo C. S.N.C. è quella società di artigiani DOC! Artigiani che lavorano molto e comunicano poco, ma sono in grado di ascoltare il cliente per coglierne e interpretarne le richieste. Artigiani che non investono solo sul prodotto finale ma credono e valorizzano il processo produttivo, coloro che entrano in contatto con i materiali accogliendo e valorizzando le loro imperfezioni, coloro che sono capace di dare all’idea la tridimensionalità.

Sennet, sociologo e scrittore statunitense, scrive: “La società occidentale ha sempre avuto un’innata difficoltà nel ricollegare mano e testa, nel riconoscere e nell’incoraggiare l’impulso alla maestria tecnica. Il termine maestria, con il suo rimando ai maestri artigiani, evocherà forse un modo di vivere tramontato con l’avvento delle società industriali; ma questo è fuorviante. La maestria designa un impulso umano fondamentalmente sempre vivo, il desiderio di svolgere bene un lavoro per se stesso. E copre una fascia ben più ampia di quella del lavoro manuale specializzato; giova al programmatore informatico, al medico e all’artista”. La Paletti Angelo & C. S.N.C. non può che essere d’accordo!